Google lancia Helpouts, il tutor sempre online


Dalla moda alla medicina passando per tecnologia, cucina, giardinaggio e fitness: Google Helpouts, la nuova piattaforma di Big G, punta a mettere gli internauti alle prese con dubbi di varia natura e problemi da risolvere in contatto con gli esperti più indicati.

Si tratta di un servizio online di video-chat, in tempo reale, con ”tutor” che offrono consigli e dritte dall’altra parte dello schermo (gratis o a pagamento). Si basa su Hangouts, sistema di video-chat del social network Google+.

Annunciato già la scorsa estate, il servizio è ora online con alcuni partner, quali Weight Watchers, Sephora e One Medical per offrire assistenza sui temi più disparati: dai consigli per mantenersi in forma, alle lezioni su come truccarsi, al confronto con un medico, e ancora ai tutorial per imparare a cucinare o a suonare uno strumento o riparare qualcosa che si è rotto in casa (otto in tutto le categorie). Per ora, Google avrebbe invitato un migliaio di aziende a partecipare e le partnership sarebbero riservate solo su invito. Per usarlo è necessario avere un profilo Google+.

Chi porta più traffico ai siti web? Facebook in testa. Pinterest batte Twitter

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Facebook è il social network che porta più traffico ai siti web: è responsabile del 10% delle visite totali. Non è una sorpresa: il social network di Zuckerberg è il più diffuso al mondo e la prima posizione in questa classifica è una conseguenza quasi naturale.

A stupire invece è la seconda posizione, occupata da Pinterest. Il social network per la condivisione di foto è nato solo nel 2010, ed è il più giovane tra i social network analizzati da Shareaholic. Pinterest porta ai siti web il 3,7% del traffico, tre volte più di quanto fa Twitter, molto più noto e affermato.

Shareaholic ha elaborato i dati raccolti da 200 mila editori online tra settembre 2012 e lo stesso mese di quest’anno, per un traffico totale di 250 milioni di utenti unici.

Fonte: Mashable.

5 cose da non fare quando si usa Twitter [Infografica]

Twitter è il social network più minimale. Ma la sua semplicità è apparente e poche regole da tenere a mente possono aiutare molto. Digiday ha creato cinque grafiche da tenere a mente.

Marketing in tempo reale: il motto “purché se ne parli” per i social network è generalmente falso. Meglio essere efficaci.

Brand-Flow-Chart-real-timeHashtag: la tentazione di inserire cancelletti dappertutto è forte. Ma la vera funzione degli hashtag è dar vita a un trend e solo pochi brand hanno la forza per crearne uno. È allora meglio utilizzarne uno già diffuso.

hijackVolgarità: solo pochi brand possono permettersi di superare il confine della decenza. In tutti i casi bisogna essere estremamente cauti.

Did-you-mention-fecesCoinvolgere il lettore: è la base del lavoro di un social media manager, ma se si deve implorare gli utenti per una risposta, allora c’è qualcosa che non va.

Please-RTEsser chiari: non c’è spazio su Twitter per gli slogan accattivanti. Se non si riesce a esprimersi in modo elementare allora meglio evitare di scrivere.

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